2012 Nepal e Maldive

2012 Nepal e Maldive

Un viaggio particolare dal punto di vista personale,

ma nonostante l’accaduto abbiamo proseguito  ammirando le vette dell’ Himalaya e percorrendo alcuni dei sentieri più suggestivi.  Ricco di storia , il Nepal offre angoli mistici nei quali ammirare antichi templi e città Medioevali. Per scaldarci dal freddo accumulato, ci siamo poi rifugiati tra le acque calde dell’oceano indiano, rapiti da questa straordinaria bellezza naturale sopra e sotto l’acqua.

01/08/2012- ­ 26/08/2012

Milano-Doha-Kathmandu  */  Kathmandu-Malè  */  Malè-Bologna

Totale spesa a testa € 3600,00 (compreso tutto anche extra)

01Agosto. Levataccia per raggiungere l’aeroporto di Malpensa. Alle     parte il nostro volo con la Qatar per Doha: 6,30H di volo. 5 ore di attesa .

02.Agosto. Alle 01.10 locale partenza per Kathmandu (oltre 8 ore i volo). Siamo stanchissimi, ma adesso inizia la nostra avventura. Dall’aereo abbiamo visto un lunga striscia arancione che preannunciava l’alba. Bellissimo. Era come se qualcuno ci avesse dato il benvenuto in oriente, ma poco più tardi ci arriva una tremenda notizia dall’Italia. Dopo varie riflessioni decidiamo di restare in Nepal cercando per quanto possibile di distoglierci dalla tristezza. Sarà l’umore, ma subito Kathmandu non sembra avere un grande effetto, anzi, il rumore assordate dei clacson e del caos in generale mi urta i nervi. Mai visto una cosa così. Riscopriremo poi che la città ha comunque il suo bel fascino. Ci dirigiamo subito in un agenzia per chiedere informazioni su quali percorsi fare e ci affidano una guida.

03Agosto. Ore 07.00 partenza per Basisar con il bus: quasi 8 ore di tragitto astenuanti.Sono orami le 16.00 passate e per accelerare decidiamo di prendere un altro bus fino al Villaggio di Bhulbhule e da qui iniziare il nostro trekking. E’ tutto il giorno che piove e finalmente adesso un pò di tregua. I fiumi sono in piena e assistiamo a certe correnti impressionanti. Camminiamo per oltre 2 ore fino ad arrivare all’ Holiday Trekk Guest House. Carino qui e c’è anche la doccia calda.

04Agosto. Partenza verso le 07.30.  Camminiamo in questa bellissima natura fino all’ora di pranzo. Intorno a noi una vegetazione verdissima e in lontananza le prime cime bianche. Rimaniamo incantati davanti a tanta bellezza e alle splendide cascate che incontriamo di tanto in tanto. Dopo 10 dure ore di cammino montanaro arriviamo al villaggio di Jamsi, dove ci fermeremo anche per la notte.

05Agosto. Decidiamo che raggiungere la vetta in 10gg con questo tempo e questo ritmo è impossibile. Necessitiamo di  almeno 3/4 in più. La guida ce lo aveva anche detto, ma noi credevamo di farcela lo stesso. Optiamo per un percorso alternativo che ci suggerisce la guida e ci spostiamo nella Regione del Terai. Fino ad oggi è sempre piovuto: tutte le notti fino al primo pomeriggio, poi sole battente. Ci dispiace moltissimo dovere abbandonare questa natura travolgente e non portare a termine la nostra missione. Cominciamo quindi il viaggio di rientro.

06Agosto. Partenza con calma verso le 09.00. Altre 3/4 ore di cammino poi sosta pranzo , fino ad arrivare a Bhulbhule per le 14.00, dove prendiamo il bus per Beisala. Qui sinceramente non c’è nulla da vedere.

07Agosto. Dopo la colazione e qualche imprevisto meccanico con i bus, arriviamo in un punto in cui la strada è interrotta da una frana per cui dobbiamo scendere e attraversare questo tratto a piedi e giunti dall’altra parte prendere un altro Bus. Finalmente arriviamo a Masel nel distretto di Gorkha e dopo un ora abbondante di cammino raggiungiamo la casa della famiglia della nostra guida. I paesaggi qui sono davvero incantevoli e si respira un aria di tranquillità decisamente fuori dalle rotte turistiche. Non abbiamo idea di dove siamo, ma è bello così, avevamo bisogno di staccarci un pò dal mondo esterno e qui abbiamo trovato ciò che fa il caso nostro. La gente si presenta subito molto ospitale e socievole. Saremo ospiti a casa loro. Tutto è molto spartano, ma ci piace. Il nostro letto è un asse di legno senza materasso.

08Agosto. Per dormire abbiamo dormito, ma che mal di schiena!Una bella colazione di porridge alla mela e poi un bella camminata tra le coltivazioni in collina. La marijuana  cresce ovunque e viene fumata soprattutto dagli anziani del villaggio. Chiaramente qui il controllo della polizia è assente. Poi c’è la coltivazione del riso , dell’orzo (dal quale produrre poi il whisky), mais,patate.. La terra viene arata ancora con i buoi e abbiamo avuto la fortuna di poterlo anche provare a fare e constatare che è difficilissimo! Il vivere a stretto contatto con la gente del luogo ti dà molte opportunità di conoscere le abitudini locali ,una fra le quali  quella di imparare a cucinare i loro cibi tradizionali. Dopo il pranzo relax e  chiacchierare con i curiosi passanti.

09Agosto. Giornata piovosa. Oggi insieme alle figlie andiamo a raccogliere il Jackfruit, frutto enorme che cresce sugli alberi, poi saremo gli ospiti d’onore al Krishna Temple (anniversario della nascita del Signore Krishna) . La gente è davvero straordinaria e molto tranquilla. Ci fanno sentire come a casa offrendoci cibo e il loro particolare Thè al latte, e non vedono l’ora di essere fotografati da noi. Questa cerimonia induista è un occasione per riunire tutta la gente del villaggio, onorando il Signore offrendo lui cibo e fiori e accendendo moltissimi incensi.  La festa continua per 2 gg di seguito.

10Agosto. Oggi sole e finalmente riusciamo a vedere bene Manaslu: che meraviglia!Oggi facciamo un giro soli fermandoci alla scuola e assistendo a qualche lezione. I bambini sono incuriositi dalla nostra presenza, e no smettono di ridere e di guardarci. Dopo il pranzo partiamo per un trekking fino a Gorkha: 5 ore sotto il sole cocente, attraversando le verdi terrazze di risaie, incontrando contadini al lavoro. Arriviamo stremati: cena , doccia e dormire.

11Agosto. Dopo una bella colazione, prendiamo una macchina privata fino a Aanboo Khaireni per poi prendere il Bus diretto a Pokhara. Sfiga vuole che oggi ci sia pure uno sciopero dei Bus e rischiamo di non poter partire. Da qui si vede l’immensitò della catena Himalayana, un paesaggio davvero spettacolare. Finalmente verso le 11 arriva un Bus turistico che riusciamo a prendere, arrivando a Pokhara verso le 14,00. Meno caos di Kathmandu ma visibilmente una cittadina molto turistica e piena di attrattive. Qui alloggeremo al Bad Rock Hotel($8 in 2), che si trova proprio a 2 passi dal lago. Il nostro gro inizia proprio dal lago, sinceramente un pò deludente  forse per via dei tanti turisti che lo circondano, molti intenti a prendere le barchette. Poi un giro sulla via principale di piena di agenzie per praticare sport e tour in generale. Sulla Lonely Planet avevamo letto che l’agenzia HIMALAYAN FRONTIERS effettuava voli  speciali: parahawaking (con le aquile), e invece da qualche tempo non lo fanno più! Peccato! Prenotiamo comunque qui un volo in parapendio ($75 a testa per 15 minuti…alla faccia!!). Cena e massaggio di un ora!

12Agosto. Sveglia presto e noleggio delle mountainbike per un giro nella valle di Pokhara. Partenza verso le 08.30. Attraversare il centro del paese sembra un impresa, ma mai come nella capitale! Dopo aver passato piccoli paesini ,troviamo il cartello per SARAGOT. Cavolo!! Non immaginavamo una salita così e per tanti km!! Praticamente è stato più il tempo passato a spingere la bici che quello in sella!Che fatica!E il caldo non aiuta! Arriviamo finalmente in cima e ci fermiamo ad ammirare i lanci del parapendio: domani toccherà a noi. Il bivio per Nargot sembra non arrivare mai, e quando appare troviamo la sorpresa: strada sterrata, piena di buche profonde, pietre,fango..quasi impraticabile e tutta in salita! Abbiamo già le gambe a pezzi.. come faremo?!Di nuovo a spingere la bici…Questo percorso sembra interminabile, poi finalmente inizia un pò di piana, anche se sempre sterrata. Siamo a pezzi e  verso le 15.00 arriviamo finalmente  alla strada asfaltata che ci riporterà a Pokhara. Prima di tutto un pranzo (ottimo cibo), poi ci lanciamo giù per la discesa fino ad arrivare al grande Monastero Jangchub choeling, peccato non ci sia nessuna cerimonia. Arriviamo in città alle 18.00 stanchi morti, e un bel massaggio non ce lo toglie nessuno.

13Agosto.Stamattina siamo un pò tesi, fra poco ci attende il paragliding… Ci dirigiamo a piedi verso l’agenzia e ci affidano i nostri 2 istruttori: un ragazzo russo e uno bulgaro. Percorriamo la stessa strada di ieri, stavolta però abbiamo la fortuna di essere in macchina! Arriviamo nel posto dei lanci e ci danno qualche nozione sul come comportarci. Dobbiamo attendere il vento giusto e…. via…. si comincia a correre giù per la collina e poi si spicca il volo. Appena siamo in volo la tensione sparisce e ci gustiamo il volo sul lago con tutta la catena dell’Himalaya intorno, peccato un pò di nuvole se no sarebbe stato da mozzafiato! Fortuna che abbiamo deciso di fare solo 15 minuti, perchè dopo 1 ne avevamo già abbastanza: troppo dondolio che ci ha procurato un bel mal di stomaco. Kuzzo lo vedo che ridiscende, noi invece continuiamo a trovare dei vortici di vento che ci fanno risalire. Non ne posso più! Finalmente arriva l’ora dell’atterraggio anche per me. Talmente forte la nausea che ci è passato anche l’appetito. Una bella esperienza che non credo ripeteremo però. Nel pomeriggio decidiamo di visitare la Pokhara Vecchia, dove si terrà anche un Festival nel Tempio del Buddha. Al rientro cena dal Tibetan Kitchen: veramente buono!

14Agosto. Oggi Pokhara ci regala un bel saluto: sveglia presto con un meraviglioso spettacolo delle montagne senza nemmeno una nuvola… da paura!! Immense, bianche, altissime, superlative. Ultima colazione dal nostro amico cinese SHIKHAR RESTAURANT, poi partenza per Chitwan in Bus. Verso le 13 arriviamo al Gorkha Hamlet Resort. Il posto è carino, anche se molto molto turistico. Anche il programma dei 3 gg lascia un pò a desiderare. Dopo un misero pranzo facciamo una specie di safari con la Jeep che in teoria doveva durare 3 ore in realtà nemmeno la metà e per vedere alla fine solo dei cerbiatti($20 a testa).Sconsigliato. Rientriamo per cena e stringiamo amicizia con Massimiliano, un ragazzo romano simpaticissimo che ora vive e lavora in Iran. Passiamo la serata insieme in un Pub locale.

15Agosto. Stamattina si parte con un giretto in canoa molto molto soft, dove avvistiamo un paio di coccodrilli.Poi ci dirigiamo a far visita al centro degli elefanti. Sinceramente una gran tristezza: sono tutti incatenati  poveretti e non sembrano stare molto bene. Sconsigliato. Poi è arrivata l’ora di fare il bagno con gli elefanti, fortuna vuole che tanta gente è sfollata, per cui in acqua eravamo solo in 2. Sono salita in groppa a sto bestione enorme…mamma mia che impressione! Avevo una paura tremenda di cadere…scivolare giù! Non sapevo dove tenermi aggrappata. L’elefante si è diretto verso il fiume e sotto gli ordini del padrone , mi ha completamente fatto il bagno a me! Continuava ad aspirare acqua con la proboscide e a sputarmela ovunque.Alla fine dei giochi anche lui se lo è lasciato fare: si è adagiato completamente nell’acqua e io con una bella spazzolona l’ho lavato tutto. Che dolce!!!Mi son divertita un sacco! Inzuppati ce ne torniamo al resort. Nel pomeriggio Elephant Tropy: percorriamo un tratto di giungla a dorso dell’elefante. Carino. Abbiamo visto ed osservato 3 rinoceronti indiani, troppo strani ma bellissimi. Al termine relax sul fiume pescando.

16Agosto.Oggi si riparte per Kathmandu in bus. Circa 6 ore. Mai visto una città così caotica  ma nello stesso tempo molto affascinante, favolosa, incastonata in una splendida valle : a me fa impazzire. Alloggiamo al Mero Hotel ( Rupie 600 con colazione). Nel pomeriggio torniamo all’agenzia dove avevamo inizialmente prenotato un volo aereo sull’Everest, e ci facciamo ridare i soldi in quanto prenotandola nel nostro Hotel abbiamo un risparmio di ben $40 in 2! Pomeriggio a zonzo tra i negozi di Thamel: troppo caratteristico qui. E’ il quartiere turistico per eccellenza, fatto di un insieme di stradine, ristoranti e negozietti che vendono di ogni: dai ravioli al vapore (ottimi) ai feti dei lama imbalsamati(che dicono essere di buon auspicio per le nuove costruzioni). Cena al My Nepali Kitchen.

17Agosto. Sveglia alle 5.00. Oggi proviamo a volare sull’Everest con la Yeti Airlines. Il piccolo velivolo parte alle 06.30 ed ognuno ha il suo posto a sedere dalla parte del finestrino, peccato che a noi è capitata proprio l’ala! Prima della partenza il personale addetto lava tutti i finestrini .Dopo aver preso quota e volato un pò ridiscendiamo perchè è pieno di nubi e non si vede assolutamente nulla. E’ stato un volo un pò inquietante, perchè volare e vedere solo nebbia pensando che l’Everest è alto oltre gli 8000Mt.. avevo paura che ce lo trovassimo davanti quando era troppo tardi! Fortuna ci hanno rimborsato la cifra intera ($140 a testa). Ritornati in centro prendiamo un Tuk Tuk a pedali e ci facciamo lasciare al S wayambhunath (Monkey Temple -Rupie 200 ). Questo Tempio si trova su di una collina e per raggiungere la sua cima bisogna fare parecchi gradini, scavalcando donne che vendono le candele di burro, ma la vista sulla città è davvero unica. Dopo esserci goduti il panorama prendiamo un taxi per il Tempio indu Pashupati. Questo si affaccia proprio sulle rive del fiume  Sacro Bagmati ed è un luogo davvero particolare, quasi inquietante e sicuramente fuori dalla nostra realtà. Meta di pellegrinaggio ma scelto anche da chi vuole concludere qui la sua vita terrena e unire le proprie ceneri con quelle delle sacre acque. Ci vengono chieste 500Rupie a testa per poter assistere alle cremazioni dei morti. A noi è consentito assistere solo alle cerimonie dei defunti relativi alle famiglie povere, mentre quelle dei ricchi sono in forma privata. La cremazione è molto suggestiva. Ci adagiamo a rispettosa distanza dalla sponda opposta del fiume proprio di fronte ad un Ghat (altare a bordo fiume) dove su di una barella di legno c’è già un corpo coperto da un lenzuolo colorato che dopo alcuni riti  viene dato al rogo. Non è facile spiegare le emozioni , ma potersi avvicinare così tanto alle tradizioni di un popolo così lontano da noi è un esperienza unica.Terminata la nostra visita in questo Tempio particolare, prendiamo un bus e ci dirigiamo a Dakshinkali un piccolo paesino di montagna dove al Sabato scorre molto sangue per via dei sacrifici animali. Troviamo alloggio in un Hotel molto basic: noi unici ospiti.

18Agosto. Sveglia presto e verso le 7 ci dirigiamo verso il Tempio, dove proprio a quest’ora iniziano ad arrivare i fedeli con i “doni” per la Dea Kali (galline, caprette, o anche semplicemente noci di cocco e collane di fiori). Qui è tutto molto mistico: colori, profumi , incensi , i battiti delle campane , cori vocali e sacerdoti che eseguono il sacrificio in onore della Dea. Nonostante siano scene forti quelle a cui si assiste, merita sicuramente una visita per l’esperienza di immergersi completamente nell’atmosfera di spiritualità del luogo. Gli animali vengono poi puliti e cotti nell’area vicino al fiume. Anche se a noi occidentali tutto questo può sembrare assurdo, per la cultura Nepalese è normale.Ci sono anche i Santoni , ma al contrario di Pashupati, qui nessun ti chiede soldi e ti beneficia per vera e propria credenza. Siamo stati molto fortunati a vivere anche questa indimenticabile esperienza. In tarda mattinata prendiamo il Bus per Kathmandu e poi di seguito quello per Bhaktapur, un gioiello di città medievale. Per poterci entrare bisogna pagare 10$ che sicuramente ne valgono la pena e in più di può gustare uno yogurt veramente speciale! L’interno è completamente pedonale ed oltre alle ricchezze religiose quali Antiche Pagode, Templi e la straordinaria Durban Square, ci si può immergere in un altro mondo ammirando le lavorazioni del cotone,del legno,del metallo e della carta. Veramente qualcosa di unico. Varcando l’entrata in città si ha la netta impressione di tornare indietro nel tempo. I colori rossi dei mattoni, gli anziani che chiacchierano o giocano o suonano, bambini liberi di correre, i negozietti banditi di cose fanno di Bhaktapur un luogo spettacolare. Ovunque guardi c’è qualcosa che attira la tua attenzione.Io me ne sono innamorata. Tutto il giorno a zonzo perdendoci in questo “sogno”. Sera cenetta tra le bancarelle per strada: buonissimo!Abbiamo dormito all’Ecotel: delizioso.

19Agosto. Oggi vogliamo fare un pò di shopping . Prima di tutto andiamo alla famosa fabbrica della carta di riso, dove ci mostrano tutto i procedimenti per la realizzazione , ed ovviamente acquistiamo qualche album. Poi ci fermiamo ad ammirare gli artigiani della terra cotta, i pittori con le tele impresse di questa splendida città. Prima di abbandonare Bhaktapur, non ci facciamo mancare un ultimo yogurt. Riprendiamo poi di nuovo il Bus per Kathmandu e dormiamo di nuovo al Mero Hotel.

20Agosto. Oggi visiteremo Patan e la sua Durban Square. E’ considerata la più antica tra le città Reali di Kathmandu, peccato che dopo aver visitato Bhaktapur questa perda un pò. Bisogna sapersi difendere dagli assalti delle guide che vogliono accompagnarti. Anche qui l’architettura è notevole. Rientriamo per l’ultima volta nella capitale: stasera ci aspetta il volo per Doha alle 21.00.

21Agosto – 26AgostoFinalmente alle Maldive! Peccato non assaporarsi a pieno questo incantevole posto, ma abbiamo cercato di allontanare tutti i pensieri negativi tuffandoci in queste calde e turchesi acque dell’Oceano Indiano. Siamo a Bathala Island, che abbiamo raggiunto con il seaplane (una figata). Nonostante il mese poco adatto, bisogna dire che siamo stati molto fortunati, è piovuto solo mezza giornata , per il resto bello. L’isola si percorre tutta in 10 minuti, e il nosro bungalow è in una posizione super. Il mare nemmeno a dirlo: un acquario bollente. Il resort è semplice e informale come piace a noi (lo abbiamo scelto a posta). Il pavimento del ristorante è di sabbia per cui noi tutto il tempo siamo stati scalzi.Il cibo era buono e anche lo staff è stato molto cordiale. La sera la temperatura era perfetta per gustarci qualche drink in riva al mare. Il diving di alta professionalità e a costi elevati. Le immersioni le ho pagate sui $70 l’una più il noleggio attrezzatura, ma chiaramente ne è valsa la pena.

Mora&Kuzzo

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